"Meglio aggiungere Vita ai giorni che non giorni alla vita..." - R. L. Montalcini -
Nonni, anziani, vecchi, terza età... Questi sono tutti modi per definire una fase della Vita che riguarda un numero sempre maggiore di persone, soprattutto con l'allungamento della vita.
Le persone che hanno vissuto per molti anni hanno infatti dentro di sé una grande ricchezza ed esperienza e spesso fermarsi, chiedendo di parlarne e di raccontarsi ci fa capire che più che terza età, questa fase andrebbe chiamata età della nuova consapevolezza.
E' importante quindi che la persona anziana sia accompagnata dal professionista, attraverso tutta una serie di strumenti, in un percorso che gli permetta di contattare questa nuova consapevolezza.
Come può avvenire il contatto con la "nuova consapevolezza"? Ci piace dire che "il senno di poi..." è uno strumento molto importante nel lavoro con gli anziani. Spesso infatti le persone di una certa età si percepiscono come un peso anche per se stesse, oltre che per gli altri. Permettere loro di fermarsi e di raccontare ciò che è stato consente poi al professionista di fare il punto sulle risorse che la persona ha esperito nel proprio percorsi di vita e può ancora esperire...
Va sottolineato che anche tutte le patologie che vanno dalla demenza senile all'Alzheimer generano certamente difficoltà sul piano cognitivo, del pensiero e del ricordo, ma esse non vanno ad intaccare la capacità della persona anziana di provare emozioni, semmai la difficoltà sta per la persona nel condividere le proprie emozioni con un canale tradizionale.
E' molto interessante notare come la vita sia un ciclo, il nostro mondo emotivo nasce nel momento stesso del concepimento, quindi quando nasciamo, la nostra vita emotiva ha già nove mesi, anche se non riusciamo a esprimerci, siamo in grado di provare emozioni... Esattamente come succede per le persone anziane che vivono certe patologie.
Trovare quindi il canale di comunicazione più vicino alle persone coinvolte nella relazione professionista-Cliente e vivere la relazione senza etichette permette all'anziano di ricontattare il proprio mondo emotivo, generando sicuramente benessere.